La costruzione della nave si occupa dello studio delle strutture della nave e di tutte le parti che debbono essere sistemate a bordo per assicurarne il funzionamento, ad eccezione dell’Apparato Motore.
Longitudinalmente lo scafo si presenta come una lunga trave scatolare (per le navi di superficie) e tubolare (per le navi subacquee) diaframmata, di altezza quasi costante, a sezione variabile. Inferiormente a doppio fasciame (doppio fondo), superiormente a uno o molteplici piani (ponti) e lateralmente a fianchi semplici (murate) o doppi (doppio fasciame esterno). Trasversalmente lo scafo si presenta come tanti telai (ossature, bagli; i bagli sono travi arcuate che collegano trasversalmente le costole, irrigidendole), di forma quasi rettangolare nella zona centrale della nave e triangolare nelle zone estreme (prua-poppa) ad angoli molto arrotondati.
Un elemento efficace è costituito dalle divisioni interne (paratie trasversali), delle quali sono essenziali la paratia di collisione (prodiera); la paratia del premitrecce (poppiera: evita l’ingresso dell’acqua dal foro di uscita dell’asse dell’elica); le due paratie delimitanti il locale apparato motore per le navi aventi detto locale non ubicato a poppa, le quali sono tutte paratie stagne; le paratie longitudinali (copertini, casse, ecc.), di cui il doppio fondo è la principale suddivisione che si trova in tutte le navi di considerevoli dimensioni, ivi comprese le navi cisterna di grande dislocamento. Il doppio fondo verrà esteso, per motivi protettivi dall’inquinamento delle acque in caso di incaglio, arenamento, ecc., anche alle navi cisterna di medio tonnellaggio. La struttura è composta dall’ossatura interna e dal fasciame esterno (del fondo, dei fianchi e dei ponti). Quest’ultimo è circa il 70% del peso totale delle strutture dello scafo.
L’ossatura interna può essere trasversale o longitudinale o mista e serve a dare sostegno al fasciame esterno/interno e nello stesso tempo a costituire il rinforzo di detto fasciame. La nave si dice a struttura trasversale quando il fasciame si appoggia a ossature trasversali frequenti; si dice a struttura longitudinale quando si hanno ossature longitudinali frequenti coadiuvate da poche ossature trasversali molto robuste (paratie o telai rigidi). Le strutture navali Per sopportare i carichi cui è soggetta, la nave presenta una struttura formata da pannelli di lamiera saldata, irrigiditi da travi e profilati di vario genere, a costituire un insieme di telai trasversali e longitudinali.
Le lamiere ed i rinforzi che formano i telai trasversali, costituiscono una struttura resistente alle sollecitazioni prevalentemente trasversali. I telai longitudinali, invece, conferiscono allo scafo metallico la necessaria rigidezza nei confronti di carichi longitudinali sia in acqua tranquilla che sull’onda. Per quanto detto è chiaro che la tipologia strutturale di una nave non sarà mai solo di tipo trasversale o longitudinale, ma saranno presenti entrambi i telai. A seconda del tipo di sollecitazioni prevalenti avremo una maggiore o minore presenza di telai trasversali o longitudinali. In particolare si possono riscontrare tre tipologie strutturali: struttura “prevalentemente” trasversale; struttura “prevalentemente” longitudinale; struttura “mista”.