Il più antico cantiere navale italiano è quello di Castellammare di Stabia. Ai primi del 1600 sono presenti numerosi piccoli cantieri artigianali a Castellammare di Stabia, ma sarà solo nel XVIII secolo, esattamente nel 1783, che Giovanni Eduardo Acton (al secolo Sir John Francis Edward Acton) ministro della marina (1779–1789) e segretario di Stato di Napoli durante il regno di Ferdinando IV, getta le basi di quello che passerà alla storia come il cantiere navale di Castellammare di Stabia, uno dei primi dell’Italia moderna e il più antico tuttora in attività.
Giovanni Edoardo Acton il 20 giugno del 1783 fondò il cantiere abolendo il convento dei Carmelitani che sorgeva nello stesso luogo. Lo stesso Acton qui proponeva di costruire dodici vascelli, altrettante fregate e cento mezzi di trasporto marittimo minori. A dirigere le costruzioni fu ingaggiato l’ingegnere Antonio Imbert. La prima costruzione navale a Castellamare di Stabia è stata il vascello Partenope, varato il 16 agosto 1786 e rimasto in servizio presso la Real Marina del Regno delle Due Sicilie fino al suo affondamento del 1799.
Il Partenope rappresenta un momento importante per il cantiere navale: per la sua realizzazione è stata realizzata la cosiddetta sala a tracciare, un’area che consentiva di realizzare dei modelli 1:1 dei vari pezzi della nave che venivano successivamente costruiti e assemblati. Per ordine del re di Napoli Gioacchino Murat, il cantiere è stato ingrandito dopo il 1808, in modo da permettere la costruzione di più imbarcazioni allo stesso tempo. Negli anni furono varati diversi mezzi da diporto, tra cui i più importanti sono la Capri, la Gioacchino e la Vesuvio. Con l’invenzione delle navi a vapore, l’attività dei cantieri navali di Castellammare di Stabia crebbe ancor di più, tanto da varare diversi modelli di pirocorvette. Ma con la fine del Regno dei Borbone e l’Unità d’Italia (1860), il governo italiano si appropria dei cantieri navali, che diventano parte integrante del neonato stato italiano, che nel 1886 unisce il cantiere alla stazione ferroviaria Napoli-Torre Annunziata con un binario che portava i materiali ferrosi e utili alla costruzione delle imbarcazioni direttamente in sede.
Qui vengono costruite negli anni tantissime imbarcazioni, sia militari che civili. Una delle più famose è sicuramente l’Amerigo Vespucci, la cui costruzione venne iniziata nel 1925 e varata nel 1931 (Ma anche la sua gemella, la Cristoforo Colombo ceduta alla Russia come debito di guerra). Ancora oggi è uno dei vanti dei cantieri e rappresenta un’imbarcazione utile all’addestramento navale. Qui fu costruita anche la famosa corazzata Duilio, progettata da Benedetto Brin, la quale rappresentò una vera e propria rivoluzione nel settore, presentandosi come un’imbarcazione grande ed evoluta, capace di abbattere l’intera flotta americana, a detta dello stesso ambasciatore USA in visita a Castellammare.
I cantieri vennero distrutti quasi completamente durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruiti nel dopo-guerra, tornando così perfettamente funzionanti. I cantieri lavorarono a pieno regime tra gli anni ’50 e ’70, ma entrarono pericolosamente in crisi negli anni ’80, quando vi furono numerosi licenziamenti. Ma nonostante questo il cantiere continuò la sua opera, soprattutto di costruzione di navi traghetto. Arriviamo così agli anni ’80 quando Fincantieri assume direttamente la guida del cantiere navale. Castellammare di Stabia continua così la produzione di navi e privilegia la costruzione di traghetti. Un esempio importante è quello dello Scilla, traghetto ferroviario varato nel 1985 e parte di una classe di tre gemelle, ordinate dalle Ferrovie dello Stato nell’ambito di un progetto di rinnovamento della propria flotta per il trasporto di rotabili ferroviari e di veicoli gommati. Ma è nel 2017 che iniziano i lavori dell’LHD, una portaelicotteri vero e proprio gigante del mare, che detiene il titolo di più grande nave militare italiana della storia Repubblicana: il Trieste. Il cui allestimento e collaudo è in corso presso il cantiere di Muggiano, in La Spezia.